I giorni trascorsi a Mongiuffi

 

 

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Dal 24 al 27 Aprile del 2013, il gruppo “Famiglie in cammino con le SFP”, ha staccato la spina e si è ritrovato per tre giorni, 24 ore su 24, a condividere tutto, dall’animazione della preghiera alla preparazione del pranzo/cena, alla ricreazione condivisa. Un’esperienza semplice e intensa che ha rafforzato i legami all’interno della comunità e ha favorito lo svilupparsi della chiamata a prendersi cura gli uni degli altri.
Casa Betania, che ci ha accolti, si trova nella valle del Ghiodaro, immersa nel bosco, a ridosso del fiume Ghiodaro: uno spettacolo dagli svariati approcci panoramici, che consente la contemplazione di una bellezza naturale mozzafiato. Non a caso, un pomeriggio, abbiamo voluto immergerci anche fisicamente dentro questa bellezza, entrando a piedi nudi dentro al fiume e assaporandone la frescura. Momenti di estrema naturalezza, ma anche di grande emozione spirituale.
I compagni di viaggio dell’esperienza sono stati San Francesco e Papa Francesco. A loro abbiamo chiesto in prestito i contenuti dei momenti di preghiera: “Camminare nella verità”, “Edificare in bellezza”, “Testimoniare la carità”.


Ecco cosa scrivono alcune delle coppie presenti:

“I giorni trascorsi a Mongiuffi rappresentano per noi una meravigliosa parentesi vissuta con serenità e semplicità. Condividendo momenti forti, abbiamo avuto la possibilità di liberare molte emozioni e sensazioni che altrimenti sarebbero rimaste sopite dentro di noi e che, forse, non avremmo mai riconosciuto. Bello il clima che si è venuto a creare!  Si è respirata un’ aria di comunità, come se tutte le famiglie qui convenute si conoscessero già da tempo. Probabilmente questo clima è stato favorito anche dalla disponibilità di tutti a condividere sia momenti di riflessione che organizzativi. Durante questi giorni siamo stati impegnati in attività sempre coinvolgenti e ricche di spunti di riflessione e di crescita, sia personale che di coppia, proposte con  garbo e delicatezza dalla nostra guida speciale, suor Vincenzina. Il suo metodo per proporre le varie attività consente di accogliere la “provocazione”, svilupparla nell’immediato ovvero custodirla nell’ intimità della coppia come un seme capace di germogliare anche in un altro momento.” R. F.

“La tre giorni ci ha fatto riscoprire che Dio è  bellezza. Attraverso la natura che ci circondava, attraverso le coppie ed i loro figli che con caratteri diversi, emozioni diverse, linguaggi diversi… tutto ha parlato e ci siamo detti con voce unanime che Dio è Amore, che Dio ci ama e ci chiede di amare.” S. M.


"Questi tre giorni a Mongiuffi sono stati desiderati e aspettati tanto e, nonostante le incombenze quotidiane, è stato bello partecipare e condividere con le altre coppie la nostra esperienza. Sicuramente il senso di fraternità che si respirava è stato il motore propulsore di tutta l'esperienza, e proprio in virtù di questa "comunione" i momenti che ricordiamo con più piacere sono quelli condivisi con tutti gli altri, ed in particolare quello iniziale in cui ci siamo reciprocamente benedetti e il momento finale nel quale con quei prolungati abbracci ci siamo scambiati, senza parlare, tutte le nostre emozioni. Grazie a tutti i nostri compagni di viaggio". N. L.

 

“Per noi l’esperienza fatta a Mongiuffi Melia è stata entusiasmante, molto ricca e sarebbero mille i commenti da fare. Volendo però evidenziare le cose più importanti parleremmo innanzitutto dell’esperienza comunitaria, di un piccolo pezzo di vita vissuto assieme agli altri come in una vera famiglia, cioè “nella verità”, ciascuno senza bisogno di nascondere le proprie caratteristiche perché consapevole che sarebbero state accolte con semplicità e grande affetto. Quando, durante l’ultimo incontro di riflessione sono arrivati, quasi magicamente al momento giusto tutti i ragazzi, la sensazione era davvero di essere in una grande famiglia. Noi in particolare, abbiamo vissuto, con sorpresa, una grande armonia con i figli nel vivere assieme questa esperienza, lontana dai canoni usuali del quotidiano; i ragazzi hanno sicuramente percepito con più immediatezza cosa aleggiava nell’aria. Noi cerchiamo di trasmettere loro i valori della vita, ma è cosa ben diversa viverli con intensità insieme ad altre famiglie! E poi la riflessione lungo il percorso vicino al fiume, l’impegno di scoprire i nostri angeli custodi e la custodia della coppia che ci era stata affidata, il dedicarsi completo di Suor Vincenzina…“ E. M.

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“Inutile dire che è stata una bellissima esperienza vissuta all'insegna della comunità. Ciascuno si è messo in gioco perché andasse tutto per il meglio. La nostra nuova comunità è cresciuta molto in questi giorni. E' vero, è dispiaciuto per chi, per vari motivi, non è potuto esserci, ma è anche vero che nulla è a caso e non siamo noi a decidere, le cose avvengono perché si manifesti un disegno più grande. I momenti di riflessione per la coppia proposti da Sr. Vincenzina, e il tempo prolungato a disposizione, ci ha permesso di approfondire e riflettere su quanto, negli incontri precedenti abbiamo vissuto; traendo una sintesi che ovviamente non chiude l'argomento "diversità di genere". La veglia ci ha fatto entrare insieme nel creato e nella relazione di coppia alla luce della Parola. Riflettendo sulle stagioni temporali, abbiamo preso consapevolezza delle 5 stagioni dell'amore, dall’innamoramento fino alla rinascita dopo la prova. Da qui la consapevolezza che l'amore della coppia, così come nella natura, attraversa delle tappe e non è destinato a rimanere nella notte della crisi, ma è chiamato a risorgere. L'esperienza di più giorni l'abbiamo vissuta più come dimensione relazionale di famiglia e di comunità che di coppia. Questo ci ha permesso di approfondire la conoscenza degli altri. Ci ha fatto vedere una dimensione diversa dei figli; un rimetterci in discussione trasformando le comunicazioni in dialogo e ci ha proiettato più su una dimensione di comunità che di sola vita di coppia. Queste dinamiche di crescita ci hanno resi consapevoli che non siamo soli, ma che “gioco forza” entriamo in relazione con gli altri anche come coppia. Ci portiamo a casa, oltre che un bel ricordo, quanto gli altri ci hanno lasciato con la loro testimonianza silenziosa caratterizzata dai gesti di vita quotidiana, come se ogni famiglia ci ha lasciato un qualcosa da cui attingere per vivere meglio la nostra dimensione di coppia nel quotidiano.” C.G.

“Ogni volta che siamo insieme alle “Coppie in cammino con le Suore Francescane dei Poveri”, è come se il tempo si fermasse: facciamo esperienza del bello, del positivo… tutti sono accoglienti, sereni… Sarà che siamo fuori dalla quotidianità e i problemi soliti si ridimensionano. È stato così anche in questa tre giorni di Mongiuffi. Per noi, dopo vari anni di matrimonio, lo stare insieme ad altre coppie che stanno crescendo nelle dinamiche relazionali, e riflettere sul valore indiscutibile della famiglia, diventa l’occasione di ritrovare la gioia e la freschezza dei primi tempi. Di particolare importanza è stato l’avere rinnovato le promesse matrimoniali alla fine del percorso di preghiera lungo il fiume; ci ha richiamato la semplicità e la naturalezza con cui era arredata la chiesa il giorno del nostro matrimonio.” C. R.


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